I Dinamitardi

I dinamitardi - la storia, la vita e le opere di dieci Premi Nobel che rivoluzionarono la scienza alla fine della Belle Époque.

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episode 32: S01E01 - Ur-Nobel


Inauguriamo Dinamitardi!, la serie sui premi Nobel dell’inizio del XX secolo, con un volo introduttivo su storia, luci e ombre del premio Nobel, presentato da Massimo Sandal, divulgatore scientifico, e Marcello Barisonzi, fisico. Quando Alfred Nobel muore, il 10 dicembre 1896 a San Remo, ben pochi si aspettavano che lasciasse le sue enormi fortune a favore di un premio per chi conferisse il “maggior beneficio all’umanità”. Nobel, ricchissimo imprenditore nel settore delle armi e inventore di esplosivi, tra cui la celebre dinamite, voleva riscattare la sua reputazione di “mercante di morte” - o almeno così dice la leggenda. Ma forse Nobel non si aspettava di aver dato vita, con il suo testamento, all’onorificenza più alta dell’umanità. I Nobel dovevano essere un semplice incentivo al benessere dell’umanità. Ogni anno da ormai da più di un secolo, invece, il Nobel scandisce il ritmo delle scienze, concedendo il più ambito dei premi a un massimo di tre ricercatori per disciplina. Sono diventati un’unità di misura del prestigio delle accademie e delle nazioni, oggetto di compravendite, scambi e favoritismi dietro le quinte. Protetti da un meccanismo di selezione segreto e impenetrabile, che rilascia i propri archivi solo dopo cinquant’anni.

Oggi però la medaglia del Nobel splende meno brillante. Sono parecchie le contraddizioni di un premio ormai invecchiato rispetto allo sviluppo della scienza e società contemporanea. Il Nobel premia la scienza, eppure è una cerimonia che ha tutta la liturgia di una consacrazione religiosa. Premia l’impresa intellettuale più democratica, sociale e collettiva dell’umanità, ma lo fa scegliendo arbitrariamente un massimo di tre individui per disciplina. Crea un’immagine gerarchica della ricerca scientifica, guidata di una élite di inarrivabili geni su cui si posano i riflettori, ma aggancia volti e persone alle opache discipline scientifiche, volti e persone a cui tutti possiamo fare riferimento. Queste contraddizioni sono sì un problema per l’immagine della scienza. Ma sono anche il sale del Nobel, che ci inducono a parlarne e discuterne ogni anno senza annoiarci.

Ringraziamo il Tascabile per averci dato il permesso di ripubblicare parte di un articolo di Massimo Sandal.

Musiche orginali di Gianmaria Aprile/Luminance Ratio.


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 June 1, 2019  42m