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Donna di grande classe, ingegno e professionalità, passa alla storia quasi unicamente per essere stata una modella e, forse, amante di un grande artista: Gustav Klimt. È invece arrivato il momento di far uscire dalla tela una delle muse immortalate dal famoso pittore austriaco per permetterle di far conoscere la sua straordinaria vita...
Una donna, quella raccontata nel nuovo episodio del podcast “Storie di Donne nella Storia” che ha avuto modo di distinguersi non solo come autrice e illustratrice, ma anche come naturalista, ambientalista, allevatrice e donna di affari. Ha dimostrato subito di non voler aderire al modello femminile dell’epoca. Poliedrica, nonostante la vita in una rigida famiglia vittoriana, una donna davvero stimolante...
La sua attività costante e diligente per assicurare il potere ai suoi figli rappresenta certamente un autentico capolavoro di diplomazia e di gestione del potere familiare. Si può considerare l’incarnazione del potere femminile a Roma e uno dei personaggi più importanti nella storia del ruolo della donna. Con Livia il ruolo delle donne muta completamente: non più mero oggetto fisico atto alla riproduzione e materia di scambio tra famiglie, bensì identità con funzioni politiche e sacre...
Non abbiamo molto materiale che parla delle donne nella storia anglosassone e questo perché era una società incentrata sugli uomini e coloro che stilavano e conservavano i documenti storici erano monaci che, come detto, raramente prestavano attenzione alle donne. Circa due secoli dopo la grande regina di Mercia Aethelfled, un’altra donna ha avuto un ruolo importante per l’Inghilterra: Emma di Normandia. Sitografia: * - https://it.wikipedia.org/wiki/Emma_di_Normandia * - https://www.historic-uk...
L’11 febbraio, da sette anni a questa parte, si celebra il Women in Science Day oppure storpiato il giorno della scienza in rosa. Come spesso accade i giornalisti e il patriarcato tipicamente italiani, trasformano qualcosa che dovrebbe celebrare e onorare le donne in un siparietto che fa sembrare tutto un “dovuto” per quote rosa, minimizzando quindi il lavoro e il sacrificio di scienziate e ricercatrici. Questo un po’ il destino della protagonista di questo episodio...
Questo sarà un episodio corale in cui verranno narrate le vicende di più donne che hanno condiviso contesto ed esperienze. Nel giorno della Memoria a ricordo degli orribili crimini avvenuti durante la II Guerra Mondiale, voglio raccontare qualcosa che spesso viene lasciata in secondo piano. Voglio raccontare la storia di donne che hanno sacrificato la loro vita per agevolare il lavoro degli alleati e dei partigiani contro l’invasione nazista...
La donna che vi voglio raccontare è una donna che dal niente, con la sua spiccata curiosità e talento, è riuscita a costruirsi una carriera artistica che la renderà per sempre immortale. Il prossimo febbraio si celebreranno i 160 anni dalla sua morte e io voglio onorare colei che ha prestato le sue sembianze a molte protagoniste dei quadri preraffaeliti, ad una donna tanto brillante quanto fragile...
In un mondo in cui la cultura e le tradizioni hanno sentito fortemente l’influenza del patriarcato, è più che ovvio che le donne legate al Natale siano state messe nel dimenticatoio...
Una donna che ha creato la bambola più famosa e iconica del mondo. Ha dato modo alle bambine di avere una visione più ampia del ristretto ruolo di accudimento a cui la società segregava le donne. Giocando con la loro Barbie potevano sognare di essere ciò che volevano, spingendole ad inseguire quel sogno. Tra una polemica e l’altra è indubbio che con Barbie Ruth abbia anche stravolto un equilibrio patriarcale a cui la società era ancorata da secoli...
Il 29 novembre si sarebbe celebrato il suo 189° compleanno. Una donna che ha vissuto un’intera vita nell’anticonformismo dell’epoca in cui ha vissuto, ispirando il desiderio di riscatto femminile lì dove la società era solo per gli uomini...