Avere l'occasione di parlare con un imprenditore di pensiero è quantomai raro oggi: ottenere risultati e capitalizzarli a breve termine è sempre più il mantra che guida le scelte ormai non più strategiche di manager ed imprenditori in questo inizio di secolo in cui tutte le regole di mercato sono costantemente messe in discussione. Si naviga a vista, senza una chiara idea della direzione da dare alla prua della propria barca, perché mancano le controprove dell'efficacia delle scelte strategiche fatte: i sistemi di misurazione tradizionali non sono più efficaci, quelli nuovi cambiano costantemente e le aziende non hanno il tempo di interiorizzarli e farli propri. Sono questi i tempi in cui gli Uomini di Visione, in grado di mettersi in discussione, assumersi le responsabilità e dubitare lucidamente di quanto il mercato digitale oggi propone come soluzioni senza effettivi benchmark di business, stanno dando il loro contributo alla nascita dell'umanesimo digitale. Sono loro che stanno ripensando il ruolo delle aziende e costruendo le fondamenta per un nuovo patto sociale ed economico con gli stakeholder di mercato. Sono i Capitani Coraggiosi, non più spavaldi ma riflessivi che hanno intrapreso il percorso difficile della trasformazione digitale, mettendo in discussione e ridisegnando modelli di business, organizzazioni, ruoli, processi, relazioni. Carlo Urbinati, alla guida di Foscarini, azienda riconosciuta nel mondo per la sua leadership nella produzione di lampade di design, è uno di questi. E nella nostra chiacchierata su RadioNext ha condiviso il suo punto di vista, la sua visione e il suo pensiero che dovranno portare Foscarini a giocare un ruolo nuovo all'interno del contesto economico e sociale nel quale si confronterà per gli anni a venire.
Questa ed altre tematiche della trasformazione digitale sono approfondite sul sito della Business School del Sole 24 Ore.