Citiamo spesso l'agenda Onu 2030 quando parliamo di clima, di sostenibilità di energia. Ma tra quegli obbiettivi c'è anche l'Obiettivo 5: "l'uguaglianza di genere e l'autodeterminazione di tutte le donne e ragazze". Un obbiettivo che l'Italia difficilmente c'entrerà, visto che siamo al 13esimo posto nel Gender Equality Index europeo. Se è vero che siamo il Paese che ha fatto più progressi negli ultimi dieci anni, restiamo sotto la media: insomma, in Italia le donne sono meno uguali. In un paese dove le donne si laureano più degli uomini, con voti più alti e, spesso, sono le prime a farlo in famiglia. Brave, determinate, capaci di agganciare l'ascensore sociale ma ancora ai margini. Eppure, a perderci sono anche gli uomini: la poca partecipazione femminile, ha stimato l'Università la Sapienza, in Europa fa perdere oltre 370 miliardi di euro l'anno. Perché ? Facciamo i conti...