Reportage

Radio 24 racconta ogni settimana l'Italia e il mondo attraverso il formato del reportage. Realizzati dalla redazione e dai collaboratori di Radio 24, il racconto sonoro ci porta dall'Ungheria al cuore dell'Africa, dagli ospedali alle discoteche, per parlare di persone e di passioni, di sofferenza e di speranza. Un mondo intero da raccontare attraverso le parole, i suoni e le emozioni raccolte e diffuse attraverso la radio. A partire da quest'anno dedichiamo una parte della nostra produzione a raccontare l'Europa che verrà, attraverso i reportage realizzati in collaborazione con la rete EuranetPlus. A cura di Anna Migliorati.

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Ousmane e Louis, nel pozzo nero dei Cpr - di Valentina Furlanetto


Ousmane Sylla, 22 anni, si è suicidato un mese fa nel Cpr di Roma. La tragedia ha riportato l'attenzione per qualche ora sulle condizioni di chi è trattenuto nei Centri di permanenza per i rimpatri. "Li dentro - dice Louis, da 10 anni in Italia, appena uscito dal Cpr di Via Corelli a Milano - la situazione è fuori controllo, non pensavo ci fossero italiani così cattivi, i diritti della persona valgono più in carcere. Se uno sta male deve urlare e sbattere le porte sennò non ti ascoltano. Ci sono persone che pur di uscire si spaccano le braccia. Poi ti danno gli psicofarmaci per tenerti tranquillo. A me hanno dato Clorazepan". Louis lavora nel catering della moda di Milano. "Ho lavorato in tutti gli showroom di Milano centro, ovviamente in nero. Poi il 5 di gennaio mentre andavo al lavoro mi hanno fermato, non ho il permesso di soggiorno e quindi sono stato portato nel Cpr". "Le persone che stanno nei Cpr non hanno commesso reati, sennò sarebbero in carcere. La loro colpa è non avere i documenti. Magari perché scaduti" spiega Teresa, attivista della rete No-Cpr. "In queste strutture - spiega il medico infettivologo Nicola Cocco - non dovrebbero entrare persone malate. Invece questa cosa viene completamente disattesa, infatti all'interno io ho trovato persone anche con patologie croniche come il diabete o l'epilessia, per non parlare di scabbia e infezioni virali. C'è poi il tema della salute mentale. Alcuni vengono trattenuti nonostante soffrano di patologie psichiatriche, altri le sviluppano proprio all'interno del Cpr. E poi c'è l'abuso degli psicofarmaci che vengono utilizzati come manganelli farmacologici e camice di forza farmacologiche. E questo è molto grave". 


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 March 2, 2024  n/a