Tiriamo indietro le lancette dell'orologio. Non per il cambio dell'ora, ma per tornare al 2019. Per lo smart working si torna alle vecchie regole, ma il mondo non si è fermato. E, come è sempre accaduto, è proprio nel mondo del lavoro che le pandemie lasciano i segni maggiori. Quel che mancano sono i talenti e un cervello (o delle mani abili) in fuga chiedono flessibilità. Ecco perché tra i benefit più ambiti per attrarre e trattenere talenti ora le aziende mettono in campo proprio questo: lavoro agile, ferie più lunghe, bonus genitori... Insomma, tutto ciò che fa rima con flessibilità. Risultato? Nel 2023 i lavoratori da remoto nel nostro Paese sono stati 3milioni 585mila, ben il 540% in più rispetto al pre-Covid. Nel 2024 si stima saranno 3milioni 650mila, in crescita nonostante le regole che invece riportano la lancetta indietro nel tempo. E noi Facciamo i conti...