Il periodo del lockdown è stato eccezionale sotto molti punti di vista. La quarantena ha imposto il blocco di qualsiasi attività, e –forse non ci si pensa– ma ha anche abbattuto il rumore di fondo delle vibrazioni sismiche causate dall'uomo. I geologi e i sismologi hanno approfittato del momento di quiete per ottenere una rilevazione più sensibile dei movimenti naturali della crosta terrestre. "È stata un'occasione unica" ci spiega Lucia Luzi, ricercatrice dell'INGV (Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia).In collaborazione con ReteAmbiente, cultura, progetti e strumenti per fare squadra verso lo Sviluppo sostenibile.