Meme a sfondo razzista, inneggiamenti al nazismo, immagini pedopornografiche, incitamento alla violenza, video di torture. Sono i contenuti che circolavano in quella che è stata ormai battezzata come la chat degli orrori creata da dei minorenni toscani per poi propagarsi su tantissimi dispositivi in mano a ragazzine e giovani. Degli sviluppi dell'inchiesta giudiziaria che ne è seguita parliamo con il procuratore dei minori di Firenze Antonio Sangermano. Prima pero' torniamo sul tema dibattuto se sia corretto o meno accogliere dei richiedenti asilo positivi al Covid che stanno tentanto l'approdo sulle coste italiane.