Il Timone di Giornale Radio

Il Timone di Giornale Radio. Dalla politica interna ai grandi fatti del mondo, all'economia e finanza, alla cronaca nera e bianca, ai grandi casi della giudiziaria, alla cultura e spettacolo. Si tratta di una guida ragionata e approfondita sui temi forti della giornata che non esclude le mille notizie curiose e solo apparentemente frivole. "Il Timone" è nei fatti la bussola che racconta l'Italia e il mondo visti con altri occhi. ___________________________________________________ Ascolta altre produzioni di Giornale Radio sul sito: https://www.giornaleradio.fm oppure scarica la nostra App gratuita: iOS - App Store - https://apple.co/2uW01yA Android - Google Play - http://bit.ly/2vCjiW3 Resta connesso e segui i canali social di Giornale Radio: Facebook: https://www.facebook.com/giornaleradio.fm/ Instagram: https://www.instagram.com/giornale_radio_fm/?hl=it

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Il Timone del 13 e 14 Maggio


Nell'indagine della Procura di Prato sulla morte sul lavoro di Luana D'Orazio un particolare è stato accertato. Il macchinario ‘gemello’ di quello che il 3 maggio ha causato la morte di Luana D’Orazio aveva i sistemi di sicurezza manipolati. Lo ha stabilito un accertamento del consulente tecnico su un orditoio usato nella ditta e uguale a quello che ha intrappolato l’operaia 22enne. Dopo l'incidente gli inquirenti hanno sequestrato due orditoi nella ditta – quello in cui Luana fu trascinata e un altro, di fronte – per fare una comparazione sui due macchinari. Mercoledì il consulente del pm ha iniziato l’accertamento dall’orditoio gemello e ha trovato, le ‘sicurezze’ manipolate. Nei prossimi giorni sarà esaminato il macchinario dov'è morta Luana. La titolare dell’azienda di orditura, Luana Coppini, e l’addetto alla manutenzione del macchinario, Mario Cusimano, sono indagati, oltre che per omicidio colposo, anche per il reato di “rimozione o omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro”. In un mese si sono quasi dimezzati i ricoveri per Covid in Italia e si è allentata ulteriormente la pressione sugli ospedali: in 35 giorni i ricoveri con sintomi nei reparti Covid si sono ridotti del 49,1% e del 45,1% quelli nelle terapie intensive. Lo indica la Fondazione Gimbe, che nel suo monitoraggio rileva che nella settimana dal 5 all'11 maggio i ricoverati con sintomi sono diminuiti di 3.239, pari al 17,8%, e i ricoveri nelle terapie intensive sono diminuiti di 371, pari al 5,1%. Ci saranno ulteriori bilanciamenti sul vaccino di AstraZeneca, con il consenso delle regioni interessate. L'obiettivo è di vaccinare il più possibile senza tenere nulla in magazzino. Lo sostiene la struttura commissariale di Francesco Figliuolo. A chiedere ulteriori bilanciamenti erano state alcune regioni, tra cui Veneto, Lombardia e Piemonte. Dagli esteri. Razzi su Tel Aviv. Subito dopo le sirene, in tarda mattinata, a Tel Aviv e nella zona limitrofa sono esplosi razzi lanciati da Hamas. Abu Obeida, portavoce dell'ala militare di Hamas, Brigate Ezzedin-al Qassam, li ha rivendicati spiegando che sono state avvisate le compagnie aeree straniere di non volare in Israele "perché i due aeroporti Ben Gurion e Ramon (vicino Eilat) sono nel mirino delle Brigate". Piani per un possibile ingresso via terra a Gaza saranno presentati al Comando generale dell'esercito per l'approvazione. La comunità internazionale è in pressing per ottenere un rapido ritorno alla calma ma le posizioni non appaiono convergenti. Unica per ora a schierarsi decisamente con Israele è stata la Germania, che ha condannato gli attacchi con i razzi contro le città israeliane e sostenuto con forza che Israele ha il diritto di difendersi. E ora lo spettacolo. A un anno dalla morte in pieno Covid, quando era impossibile onorare i defunti con qualsiasi tipo di cerimonia, Ezio Bosso può essere salutato da domani 14 maggio al Cimitero Monumentale di Torino, dove da oggi dimora l'urna con le ceneri. In ricordo del maestro, scomparso il 14 maggio 2020 per l'aggravarsi delle note patologie oncologiche, sabato 15 maggio è anche previsto un concerto cameristico al Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, a Roma, sotto l'egida del Ministero della Cultura, in presenza e in streaming nei canali della Direzione Musei Statali della città di Roma. Una scena sotto gli occhi dei fotografi che in un lampo fece il giro del mondo: Papa Giovanni Paolo II si accascia sulla papamobile, mentre fa il giro tra i fedeli a Piazza San Pietro prima dell'udienza generale. Qualcuno tra la folla ha sparato due colpi e il Pontefice viene trasportato in ospedale in fin di vita. Era il 13 maggio del 1981. L'uomo a sparare era Ali Agca. Ma chi erano i mandanti? Quale era l'obiettivo di vedere il Pontefice crollare sotto i colpi della pistola? A quarant'anni di distanza l'attentato a Karol Wojtyla resta sostanzialmente non risolto del tutto. Copasir ha deciso di chiedere al presidente del Consiglio Mario Draghi l'attivazione di un'inchiesta interna sul caso dell'incontro tra il segretario di Iv Matteo Renzi ed il capocentro del Dis Marco Mancini in un autogrill documentato dalla trasmissione Report. La decisione del Comitato risale alla seduta di martedì scorso, dopo l'audizione del direttore del Dis Gennaro Vecchione (di cui ieri Draghi ha deliberato la sostituzione con Elisabetta Belloni), dedicata proprio al caso Renzi-Mancini. I carabinieri sono intervenuti la notte scorsa a Milano in un hotel del centro dove, in una sala eventi, era in corso il compleanno del calciatore dell'Inter Romelu Lukaku. Il giocatore era con altre 23 persone che saranno sanzionate per violazione della normativa anti covid. Tra loro anche altri calciatori dell'Inter. L'episodio è accaduto intorno alle 3 di notte e i militari della Compagnia Milano Duomo e del Nucleo Radiomobile sono intervenuti dopo una segnalazione al 112. Il direttore e gli ospiti - spiegano i carabinieri - saranno, a vario titolo, sanzionati per la violazione della normativa sul contenimento del Covid-19. La nave quarantena Azzurra è riuscita ad attraccare, dopo il miglioramento delle condizioni del mare, a Cala Pisana a Lampedusa dove è in corso l'imbarco di 600 migranti. A piccoli gruppi vengono trasferiti dalla polizia dall'hotspot di contrada Imbriacola dove, all'alba, c'erano 1.583 persone a fronte di una capienza massima di 250 posti. "È indubbio che la disunità economica e sociale dell'Italia resta ancora oggi il limite strutturale più evidente e meno affrontato". E' quanto emerge da uno studio di Eurispes. "La più grande incongruenza del nostro Paese - premette l'istituto di ricerca - è che una parte di esso (pari al 41% dell'intero territorio) vive in condizioni sociali, economiche e civili così dissimili da farla sembrare quasi una nazione a parte".


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 May 13, 2021  7m