Da panacea di tutti i mali a pratica da vietare per decreto, la corsa è ormai nell'occhio del ciclone nella lotta contro il Coronavirus. E i runner sono additati dagli altri come untori di manzoniana memoria. Con il rischio di cercare un colpevole senza pensare al problema. Quel che conta probabilmente è solo il buon senso. In ogni caso da sabato sera tutte le attività che non siano strettamente necessarie, come fare la spesa, andare a lavorare o la cura della propria salute, sono limitate a pochi metri da casa nostra.
Come recita l'aggiornamento del Decreto del Governo (20 marzo):
1. Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 sono adottate, sull'intero territorio nazionale, le ulteriori seguenti misure:
a) è vietato l'accesso del pubblico ai parchi, alle ville, alle aree gioco e ai giardini pubblici;
b) non è consentito svolgere attivita' ludica o ricreativa all'aperto; resta consentito svolgere individualmente attivita' motoria in prossimita' della propria abitazione, purche' comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona.
Inoltre, nelle ultime ore quasi tutte le regioni del nord hanno emanato le proprie ordinanze, che sul fronte sport sono allineate alle direttive del Governo. Cane, sport e camminate solo sotto casa. Che tradotto suona come un severo ma giusto STATE A CASA!
In questo stare a casa oggi cerchiamo delle soluzioni "alimentari" con la nutrizionista Francesca Deriu. Tra errori da non commettere e attività fisica tra le quattro mura.
E poi con una spinta ottimistica, guardiamo al futuro con il condirettore del mensile Correre Daniele Menarini che ci porta in un autunno caldo, quello che ci propone ad oggi il calendario delle gare su strada. Tra le grandi classiche e gli eventi primaverili che troveranno nuova vita nell'ultimo trimestre dell'anno.