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Sebbene trascurata, l’intenzione è un fattore chiave di ogni percorso meditativo. Non solo l’intenzione generale che ci ha portato a meditare, ma anche quella specifica relativa alla singola sessione che ci aiuta a superare i cosiddetti impedimenti
Quanto siamo autentici e quanto invece assecondiamo l’immagine che gli altri hanno di noi? A volte ci lasciamo influenzare troppo dai giudizi degli altri o da quello che crediamo ci si aspetti da noi. E questo impatta sul nostro benessere psicologico.
La meditazione ci permette di rivolgere un’attenzione aperta e compassionevole a tutto ciò che accade. Lo spazio meditativo che in questo modo si crea è la nostra vera natura: ampia come il cielo e abbastanza vasta da accogliere tutto ciò che emerge.
È possibile trovare sollievo ovunque ti trovi? È possibile attingere alla propria quiete interiore anche nelle situazioni più complicate? Quando non sai cosa fare, torna al tuo respiro e prendi rifugio nella consapevolezza. È tutto ciò che ti serve.
Quando la nostra mente è spaziosa, ciò che contiene si disperde e riproporziona in quello spazio. I pensieri con i quali ci eravamo identificati, sono ora in un ampio spazio dove li possiamo riconoscere per quello che sono: fenomeni passeggeri.
Il mangiare consapevole, detto anche mindful eating, è una pratica meditativa in piena regola. E tra le più importanti, perché non si limita ad allenare la consapevolezza, ma coinvolge anche temi più universali, dall’interessere al consumo sostenibile
Quando ci capita qualcosa di spiacevole, non soffriamo solo per il dolore in sé, inevitabile, ma anche e soprattutto per il modo in cui reagiamo. Possiamo rifiutare l'esperienza dolorosa o accettarla. Solo la totale accettazione pone fine alla sofferenza.
Può capitare di essere dominati dai pensieri. Si chiamano film mentali e sono il frutto di una mente indomita, irrequieta. Quei film possono arrivare a controllare la nostra vita. E' importante imparare a domare la mente, e la Mindfulness ci può aiutare.
Il percorso per conoscere il nostro vero Sé inizia con l'esplorazione dell'inconscio alla ricerca di ciò che ci impedisce di essere noi stessi. E' un lavoro per sottrazione, che ci porta ad abbracciare la nostra vera natura.
Cambiare è difficile, e resistervi significa preferire il noto rispetto all'ignoto. Questa naturale propensione, però, stride con la perfezione della vita, cioé con la sua impermanenza. Se la vita non fosse impermanente, dove sarebbe la sua meraviglia?